A tutti i partecipanti, un cordiale augurio di buon lavoro in questa importante Giornata congressuale, punto di arrivo della prima annualità del progetto sulla ‘Valorizzazione storico-culturale e turistica della tradizione orologiaia nell’istro-veneto’. Un progetto nel quale la Comunità degli Italiani di Umago ha sempre creduto sin dall’inizio, sottoscrivendo la propria adesione quale partner e collaborando in diversi momenti alle attività.
Vedo con piacere nella scaletta dei relatori di oggi, fra gli altri, i nomi di Denis Visintin, di Alceo Solari e di Marino Baldini, che hanno animato il 6 febbraio scorso presso la nostra Comunità umaghese il workshop dedicato all’«Orologio sul campanile di Umago». Anche quell’incontro, di carattere locale ma pianificato in seno al progetto, ha avuto vasta eco fra gli osservatori e risonanza sulla stampa, contribuendo ad accrescere l’attenzione verso l’intero ciclo di iniziative.
Sono certa che il proficuo lavoro di ricerca e di promozione su questo inedito tema degli antichi orologi da torre, patrimonio culturale prezioso dei nostri territori sotto le insegne della Serenissima, costituirà negli anni a venire un crescente motivo di curiosità, di ulteriori studi e – pandemia permettendo – anche una buona attrazione turistica.
Rivolgo pertanto agli amici e colleghi della Comunità degli Italiani di Parenzo il più vivo elogio per l’impegnativo compito che si sono assunti in veste di capofila del progetto e un caloroso saluto ai Sindaci delle città, del Veneto e dell’Istria, che a loro volta aderiscono a questa azione.