Franco Rota (Eurotrieste): management del progetto

Aspetti essenziali e obiettivi

L’odierno convegno rappresenta il momento centrale della prima annualità del progetto “Il Tempo della Serenissima – Valorizzazione storico-culturale e turistica della tradizione orologiaia nell’istro-veneto”, sostenuto dalla Regione del Veneto con un contributo ai sensi della LR. 15/94 per la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneziana in Istria e Dalmazia. Co-finanziano le attività il Comune di Parenzo /Grad Poreč, il Comune di Castelfranco Veneto (TV) e la Comunità degli Italiani di Umago. Partecipa quale partner anche il Comune di Badia Calavena (VR).
Avviato dal 1° settembre 2019, il progetto è scaturito dai contatti e dai lavori preparatori sviluppati nei mesi precedenti fra la presidenza della Comunità degli Italiani di Parenzo, gli esperti di storia dell’orologeria di Pesariis e i partner interessati. Tra i passaggi importanti, mi piace ricordare i due incontri che ho avuto assieme ad Alceo Solari nel 2019 a Castelfranco Veneto, con il direttore della Biblioteca Museo e Archivio storico comunale dott. Alessandro Melchiorre, alla presenza dell’assessore protempore alla Cultura. A inizio estate, delineammo il percorso della ricerca da avviare in Veneto e i termini della convenzione per l’affidamento di uno specifico incarico di studio; il 29 ottobre presentammo agli osservatori locali e alla stampa i contenuti e gli obiettivi dell’iniziativa.
Molto brevemente, il progetto si propone di salvaguardare e valorizzare quel peculiare patrimonio storico-culturale istroveneto che è costituito dagli antichi orologi da torre, collocati nel XVIII e XIX secolo su campanili, chiese e altri edifici pubblici di numerosi centri urbani dell’area, venendo a costituire uno dei simboli unificanti nel paesaggio urbano del territorio. Per tale obiettivo sono state impostate una serie di azioni: ricerche d’archivio, sopralluoghi e riprese fotografiche finalizzate alla mappatura degli orologi di rilevante interesse storico e turistico, focus sulle apparecchiature tuttora funzionanti e in buono stato di manutenzione, aspetti tecnici ed estetici; catalogazione in un data-base armonizzato. Venne concordato di presentare al pubblico le prime risultanze in una Giornata di studio interregionale (ed è questa che si tiene oggi), in workshop locali e nel sito web dedicato. In prospettiva, predisposizione di segnaletica culturale-turistica con codici QR per l’accesso al data-base del nuovo itinerario tematico transfrontaliero.
La stessa cordata di partner, allargata alla Scuola Elementare Italiana “Bernardo Parentin” di Parenzo, ha espresso l’auspicio di realizzare una seconda annualità del progetto per completare le ricerche, la mappatura, il coinvolgimento del mondo della scuola, le azioni di promozione turistica, pubblicando infine un volume illustrativo di prestigio.

Presentazione dei Relatori

Abbiamo sentito i saluti introduttivi della presidente della Giunta esecutiva della CI di Parenzo, Lara Musizza, intervenuta anche a nome del presidente del sodalizio Ugo Musizza, e del sindaco della Città di Parenzo Loris Peršurić, che partecipa ai lavori assieme alla vicesindaco Nadia Štifanić Dobrilović.

A nome del Comune di Castelfranco Veneto, è intervenuta la neoeletta Assessore alla Cultura, avvocato Roberta Garbuio, anche a nome del Sindaco Stefano Marcon riconfermato nella carica per un quinquennio a seguito dell’esito della recente consultazione elettorale.

Ringraziamo per la partecipazione il sindaco del Comune di Badia Calavena, Emanuele Anselmi, che è particolarmente impegnato nei progetti di riqualificazione del territorio comunale.

Il dott. Luigi Zanin, Direttore dell’Unità Operativa Cooperazione internazionale della Regione Veneto, ha porto il suo saluto anche a nome del presidente regionale Luca Zaia, ricordando l’ultraventennale impegno dell’Amministrazione a sostegno dei progetti di valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneziana in Istria, nella Dalmazia e in altre aree del Mediterraneo.

Il vicesindaco della Città di Umago, signora Floriana Bassanese Radin – presidente della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”, partner nel progetto – ha fatto pervenire un proprio messaggio. A Umago si è tenuto con successo il 6 febbraio 2020 il primo dei workshop locali previsti nel progetto.

Vladimir Torbica, assessore alla Cultura e del Territorio della Regione Istriana, aveva preannunciato il proprio intervento ma è stato impedito da un altro impegno sopraggiunto: lo ringraziamo per la costante attenzione e per l’appoggio che egli riserva allo sviluppo di vari progetti culturali di vasta portata nell’ambito istroveneto.

Da parte mia, dopo aver concluso nel 2010 la carriera quale dirigente della Camera di Commercio di Trieste, ho sviluppato quale titolare dello Studio Eurotrieste di Franco Rota l’attività professionale di impostazione e management di vari progetti culturali, in ambito interregionale ed europeo, collaborando con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con varie istituzioni del territorio.

Ma veniamo ai relatori della Giornata.

Denis Visintin, storico e giornalista, vicepresidente della Comunità degli Italiani di Parenzo, è stato tempo addietro Direttore del Museo di Pisino; è autore di numerosi saggi su aspetti economici ed etnografici dell’Istria con le sue interrelazioni nei territori della venezianità.

Alceo Solari, appartenente all’ottava generazione della storica dinastia di orologiai carnici, è stato Direttore tecnico e commerciale della F.lli Solari di Pesariis e poi titolare dell’azienda informatica PS Elettronica di Udine. Noto studioso di storia dell’orologeria europea, co-fondatore e attuale Responsabile scientifico dell’associazione Amici dell’Orologeria pesarina, è stato protagonista nell’ultimo biennio del progetto “La Valle del Tempo” promosso dal Comune di Prato Carnico.

Marino Baldini, storico dell’arte e vicepresidente dell’Assemblea regionale istriana, è stato uno dei relatori nel workshop di Umago del 6 febbraio sui temi dell’architettura e dell’urbanistica istroveneta; è stato sindaco di Visinada dal 2004 al 2013 e parlamentare europeo fra il 2013 e il 2014.

Leonardo Sernagiotto, di Castelfranco Veneto, è ricercatore presso l’Università di Trento. Il Comune di Castelfranco quale partner del progetto lo ha incaricato di effettuare la ricognizione e lo studio sugli orologi storici da torre nel territorio veneto, in particolare dell’area castellana, e questo è il tema della sua illustrazione odierna.

Dean Brhan, docente, ricercatore del Centro Ricerche Storiche di Rovigno, è autore di vari studi sulla storia e l’economia dell’Istria nel periodo della Repubblica di Venezia e della successiva dominazione asburgica. Oggi ci parla dei flussi migratori di artigiani e mercanti carnici verso l’Istria.

Gianfranco Abrami, appassionato conoscitore dell’Istria in tutti i suoi aspetti paesaggistici ed etnografici, è un apprezzato fotografo. Le sue immagini compaiono in svariate pubblicazioni; la CI di Parenzo gli ha affidato il compito di curare i contenuti iconografici del progetto.

Gaetano Benčić, laurea in storia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste; è l’attuale Curatore del Dipartimento Archeologico del Museo del Territorio Parentino. Ci accompagna con la sua esperienza alla scoperta delle testimonianze storico-archeologiche locali.

Il sito web dedicato

Tutte le relazioni e i documenti presentati nel convegno saranno pubblicati nel sito “Il Tempo della Serenissima” all’indirizzo www.parenzo-porec.com. Curato dal dott. Piergiovanni Mometto, il sito offre in particolare una mappa interattiva dell’Itinerario istro-veneto degli orologi storici. A ciascuna località sono collegate le fonti disponibili con dati illustrativi e tecnici sulle apparecchiature e sugli edifici che le ospitano.
Il censimento previsto dal progetto ha subìto dei rallentamenti a causa delle limitazioni di movimento e di accesso agli archivi imposte nel 2020 dall’emergenza sanitaria Covid-19, per cui l’implementazione dovrà essere proseguita e completata in seguito.
La scheda di rilevazione standardizzata sulle caratteristiche costruttive degli orologi da torre è stata messa a punto in funzione del progetto istro-veneto, ma anche in un’ottica di interazione con altre banche dati dell’orologeria storica, esistenti o allo studio, di altri ambiti territoriali: in primis nella regione Friuli Venezia Giulia ove si è da poco concluso il progetto “La Valle del Tempo” su iniziativa del Comune di Prato Carnico, e poi nelle regioni alpine dei paesi confinanti (Tirolo e Salisburgo in Austria, Jura francese, cantoni svizzeri, Baden-Württemberg in Germania), nella prospettiva di possibili estensioni dell’Itinerario conoscitivo in una dimensione europea.

Uno dei momenti della video conferenza.

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