Lara Musizza: L’impegno operativo della CI di Parenzo; cultura e attività sociali per la comunità locale

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Scoprire, valorizzare e promuovere il territorio, favorire la salvaguardia delle tradizioni e della lingua, degli usi e costumi, del patrimonio storico e culturale, eredità tramandataci e che va dunque tutelata, curata e trasmessa al futuro. Sulla scia di questi contesti, con slancio emotivo la Comunità degli Italiani di Parenzo ha intrapreso con grande entusiasmo e grossa responsabilità questo progetto sulla tradizione orologiaia, di cui oggi ci sentiamo un po’ tutti protagonisti.
In questa occasione ringrazio tutti gli attori che hanno reso possibile questa Giornata di studio nell’intento di far luce, di scoprire, valorizzare e promuovere un importante tassello dell’ampio mosaico di questo nostro microcosmo che tocca tutte le sponde dell’Adriatico e territori adiacenti.
È un impegno che ci rende protagonisti ormai da due anni, al quale si è creduto sin da subito e che segue i suoi sviluppi. Una missione supportata dalla Regione Veneto grazie all’impegno del dott. Franco Rota e del prof. Denis Visintin che per noi parentini ha avuto il suo battesimo nella primavera del 2019 e che dopo una lezione tematica introduttiva si è concretizzato in un riuscitissimo viaggio di istruzione nella Val Pesarina, con sosta d’obbligo a Pesariis, la cittadina degli orologi per eccellenza.
A quel viaggio hanno partecipato una cinquantina di attivisti parentini, che hanno avuto modo di vedere e scoprire di prima mano la materia di studio. Sensibilizzati dunque in modo particolare, non si sono fatti attendere in un’attiva collaborazione tramite consigli e suggerimenti per contribuire tutti assieme a quelle che sono le finalità progettuali, e come abbiamo già sentito è stato anche un viaggio di grossa portata emotiva, per le espresse e plurisecolari relazioni nelle vie di transito in questa stretta collaborazione fra Carnia e Istria.
Tante le famiglie istriane che provengono proprio da quel territorio in forza di flussi migratori del passato, ma c’è anche tutt’oggi un’importante collaborazione che va al passo con i tempi. Dunque, sono territori molto vicini che sanno e possono collaborare bene al servizio della Comunità per un passato che va trasmesso anche al futuro.
Ahimè, la pandemia del Covid ha fatto il suo: ci ha bloccati non poco; questa Giornata di studio è slittata dallo scorso aprile ad oggi. Organizzarla non è stata impresa facile, ma tutti assieme ce l’abbiamo fatta. È vero, siamo qui – se mi consentite – in una forma particolare, adeguata in modo non facile di mezzi e di tempi. Ma l’importante è collaborare, studiare, scambiarci pareri ed esperienze, trovare soluzioni nell’interesse comune al servizio della comunità del territorio e delle sue genti seguendo sempre il comune denominatore della crescita, della valorizzazione e della promozione.

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