Lara Musizza e Denis Visintin: valenza culturale e turistica del nuovo itinerario tematico istro-veneto; successivi sviluppi del progetto

Lara Musizza
Volgendo alla conclusione, io vorrei ringraziare ancora una volta tutti coloro che hanno contribuito a far decollare questa bella iniziativa e vorrei che questo, in vista dei saluti di commiato, sia un intervento di stimolo a continuare, magari trascinati dalla tradizione orologiaia, questi passi verso nuove ricchezze, nuovi valori, nuovi stimoli di vita per le nostre genti e il nostro territorio.
Ecco: sia questo l’auspicio per un nuovo incontro, per una nuova iniziativa, sempre – diciamo – trascinati da questa grande esperienza storica che è la tradizione orologiaia.
Grazie.

Denis Visintin

Nel salutare come vicepresidente di questa Comunità, io vi porto i saluti del nostro presidente Ugo Musizza, che non ha potuto essere presente per ragioni personali, ma che comunque io lo devo ringraziare perché in questo periodo pur non essendo presente ha svolto un lavoro fondamentale dietro le quinte, con i partner e anche altre attività. Senza di lui, difficilmente questo progetto si sarebbe portato a termine.
Come, allo stesso tempo, difficilmente si sarebbe portata a termine questa iniziativa senza Franco Rota, senza Alceo Solari, ma soprattutto senza la presidente della Giunta esecutiva: la nostra Lara Musizza che ha fatto pure un enorme lavoro organizzativo dietro le quinte. E devo ringraziare anche la segretaria della nostra Comunità, Liliana Bel, che si è impegnata in questi ultimi giorni.
Il convegno in videoconferenza e stato reso possibile dai nostri due informatici Marino Rota e Antonio Papić, che hanno fatto veramente dei salti da gigante per consentire tutto questo.
Spero di non aver dimenticato nessuno, ma ringrazio anch’io tutti quelli che sono prodigati in questo periodo per la realizzazione del progetto e, in certo qual modo, lavoravano dietro le quinte: il loro lavoro non era visibile.
Questo progetto forse era partito un po’ in sordina, ma poi negli ultimi tempi ci si è resi conto della sua importanza. A Parenzo, a quanto ne so, il Sindaco se l’è preso molto a cuore quando l’ha un po’ studiato.
Ho visto che ultimamente, grazie a queste nostre iniziative di cui si è molto parlato, si e scritto e si è letto, a Buie e a Grisignana stanno prendendo piede delle iniziative di meccanizzazione, di restauro e di recupero degli orologi Solari lì esistenti, e difatti il sindaco di Grisignana Claudio Stocovaz mi ha assicurato poco fa la sua disponibilità ad aggiungersi alla nostra cordata, alla cordata di questo progetto per contribuire alla valorizzazione dei quattro orologi Solari esistenti nel suo territorio e che sono quelli di Grisignana, di Piemonte, di Castagna e di Sterna.
E poi ringrazio anche tutti coloro che hanno reso possibile e che hanno partecipato alle attività come Gianfranco Abrami, che ha preso parte alla mappatura degli orologi sul territorio istriano. Questa mappatura continua perché, a causa del Covid, abbiamo dovuto sospenderla un po‘ in primavera.
Come vedete, noi anche qui ci stiamo comportando nel rispetto delle misure anti-Covid, siamo tutti con le maschere, disinfettiamo, portiamo la nostra sedia. Ecco: stiamo cercando di rispettare quanto imposto dal Comando di Protezione Civile regionale, e devo dire che in tutto questo periodo noi siamo stati in stretto contatto con le autorità per seguire, monitorare la situazione e per avere delle disposizioni su come agire.
Quindi, abbiamo dovuto tener conto anche di tutto questo per organizzare il convegno e in tutto ciò lo sforzo della Comunità di Parenzo è stato non indifferente: per cui chiedo un applauso anche per tutti i nostri attivisti che si sono impegnati in questo progetto!
Grazie ancora.

Una panoramica della sala durante il convegno. L’immagine testimonia anche come durante i lavori sono state rispettate tutte le disposizioni sanitarie anti Covid-19.
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